Comitato

Manifesto per la cultura

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  1. Coltiviamo il desiderio di una città intesa come luogo delle relazioni e del vivere civile una città europea, una città sicura, una città solidale, una città gentile.
  2. Pensiamo che la cultura di una città sia il complesso delle manifestazioni di vita materiale, sociale, artistica e spirituale dei cittadini. Per costruire una politica di cittadinanza, una politica di respiro europeo è necessaria una programmazione di governo che metta in relazione questi aspetti rispetto a un progetto.
  3. Crediamo che i cittadini più importanti siano quelli più deboli. Inclusione ed esclusione danno oggi il grado di civiltà di una comunità. È necessario ripensare il concetto di COMUNITÀ.
  4. Crediamo che la città sia un equilibrio delicato di ambiente e persone che va rispettato e governato secondo il principio di sostenibilità.
  5. Siamo convinti che la città debba essere amata tutta intera, per quello che è: la periferia come il centro, i quartieri nuovi come quelli antichi, le zone a rischio come quelle privilegiate. Il governo della città non deve produrre divisioni.
  6. È necessario costruire una rete di informazioni sui temi inerenti le politiche culturali urbane in Europa (la sicurezza è da anni un tema centrale nelle politiche culturali degli altri paesi). Il confronto arricchisce le proposte.
  7. Crediamo che le cittadine e i cittadini che si associano e si organizzano, le comunità etniche, i gruppi di tradizione, le comunità scientifiche, umanistiche e artistiche siano ricchezza di una città complessa.Una comunità cresce nella condivisione del potere e delle responsabilità.
  8. Una città per crescere deve essere un progetto. Un progetto di città affonda nella tradizione che è risorsa per affrontare i cambiamenti, ecco perché crediamo che la cultura evento debba incrociare la cultura socializzazione: i beni materiali devono incrociare i beni immateriali delle relazioni.
  9. Affermiamo la cultura come valore collettivo. La cultura non è solo un bisogno voluttuario, soggettivo, ma una rete di relazioni che promuove Comunità. Nella programmazione dell´amministrazione, proprio in relazione alla riqualificazione delle aree urbane la cultura deve avere un peso più consistente nei bilanci. C´è bisogno di una Carta della Trasparenza per tradurre un trasparente principio di sussidiarietà e far crescere e qualificare un Terzo Settore culturale fuori dai vecchi e nuovi collateralismi a servizio della comunità.
  10. Crediamo che la politica degli spazi culturali debba essere programmata alla luce delle nuove esigenze di sicurezza e socializzazione della città con il concorso di tutti i soggetti interessati.La cultura presidio del territorio toglie spazio alla militarizzazione del territorio. Vogliamo una città gentile.

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Chi siamo

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Chi siamo

Siamo l´espressione territoriale di un'associazione culturale che ha ottenuto nel 2002 il riconoscimento di Associazione di Promozione Sociale ai sensi della legge 383/2000.
A Verona migliaia di persone sottoscrivono la tessera ARCI (Associazione Ricreativa Culturale Italiana) da utilizzare nei circoli Arci presenti in città , in provincia e su tutto il territorio oltre che nelle aziende convenzionate.
Sottoscrivendo la tessera che ha durata per l'intero anno solare, si entra a far parte di un´associazione di liberi cittadini che si riconoscono nel sostegno dei diritti umani, della pace, della valorizzazione delle differenze, della solidarietà e che propongono attività culturali nei più svariati campi.
Il nostro maggiore impegno: favorire l'aggregazione e porre lo svago intelligente e la formazione della persona alla base del nostro agire quotidiano, offrendo ai Soci l'opportunità di servizi e proposte in sintonia con i valori che condividiamo.

Organismi dirigenti

Dietro le sigle ci sono le persone.
Ci sono, appunto, i Soci che sottoscrivono annualmente la tessera e che ogni quattro anni vengono chiamati ad esprimere nel congresso i dirigenti che governeranno l'associazione nei quattro successivi. La partecipazione al congresso avviene eleggendo dei delegati all'interno del proprio circolo di appartenenza su base numerica proporzionale alle tessere.
Ci sono quindi i dirigenti territoriali che a loro volta eleggono i dirigenti regionali e nazionali con lo stesso criterio di proporzionalità.
Annualmente viene redatto il bilancio (sia economico sia delle attività), che viene approvato all'interno del Consiglio territoriale.
Dal Congresso del 21 aprile 2018, sono in carica i seguenti Organismi Dirigenti:

 

  • Presidente: Luigi Turri.

 

  • Consiglio Territoriale: Alessandro Carrarini, Alex Asquini, Andrea Pierini, Barbara Biasini, Chiara Chiappa, Giacomo Trivellon, Luigi Turri, Maria Rita Serantoni, Matteo Riva, Michela Faccioli, Oscar Vanzzini.

 

  • Collegio dei Revisori dei Conti: Floriana Prina Cerai, Manola Pellegrinotti, Marco Lora.

 

Congressi del Comitato di Verona

La costituzione della nostra associazione a Verona risale al 1991. È stata fondata, presso la sede del Dopolavoro Ferroviario in Via XX Settembre, come associazione confederata all'ARCI con il nome ARCINOVA il 16 maggio 1991Presidente: Ivano Massignan, Segretaria: Maria Rita Serantoni.
Soci fondatori di questa rinnovata esperienza associativa (essa deriva infatti da ARCI Media) sono stati: Ivano Massignan, Maria Rita Serantoni, Lucio Tuzza, Giuseppe Conchi, Paola Sancassani, Fabio Saladini, Jamal Ouassini, Carlo Ridolfi, Antonio Villani, Diego Alverà, Paolo Roncolato, Mario Bonente, Gianluca Rossini.

Il Congresso del 3 marzo 1995, tenuto presso il Circolo Saint Louis in Via Brigata Casale, riconferma Massignan e Serantoni nei loro ruoli e si dà come compito il consolidamento delle base associative sia con la formazione dei dirigenti che con un'attenta revisione degli statuti dei Circoli.
Il Consiglio territoriale risulta composto da: Martino Bendazzoli, Giorgia Caliari, Rachele Caparra, Giuseppe Conchi, Paolo dal Conte, Graziella Fortuna, Lucia Gardellin, Ezio Giacon, Ivano Massignan, Sebastiano Passanisi, Andrea Pierini, Paola Sancassani, Maria Rita Serantoni, Diego Toffalori, Ivone Vittori.

Gli ultimi congressi, dopo la variazione del nome da Arcinova ad ARCI Nuova Associazione:

  • quello del 28 novembre 1998, tenuto presso l'Hotel Saccardi — Quadrante Europa, intitolato "esserci per contare", che elegge il Consiglio territoriale composto da Andrea Pierini, Francesca Righetti, Gianni Zardini, Giordano Zivelonghi, Giuseppe Conchi, Ivo Chiavegato, Manola Pellegrinotti, Maria Luisa Cavaggioni, Maria Rita Serantoni, Maurizio Trombini, Monica Multari, Paola Sancassani. Il Consiglio assegna a Maria Rita Serantoni la carica di Presidente e a Paola Sancassani quella di Segretaria. Gli intenti da portare avanti sono quelli di dare visibilità ai progetti dell'associazione rendendoli sempre più fruibili dalla globalità dei cittadini veronesi.
  • quello del 21 settembre 2002, tenuto presso il Liston 12, che apre l'ARCI alla realizzazione dei progetti in rete con altri soggetti e che avvia un percorso di collaborazioni con associazioni, enti locali, istanze sociali diverse. Il Consiglio territoriale di Verona, eletto, risultava così composto:
    Presidente: Maria Rita Serantoni
    Presidenza: Andrea Pierini, Manola Pellegrinotti, Maria Rita Serantoni, Paola Sancassani
    Consiglio Territoriale: Andrea Pierini, Antje Knatz, Barbara Missaglia (dimessa), Bianca Menichelli, Gianni Zardini, Giuseppe Conchi (Mimmo), Manola Pellegrinotti, Maria Rita Serantoni, Maurizio Trombini, Paola Sancassani, Paolo Bellotti, Paolo Piva (dimesso), Roberto Aere.
    Collegio dei Revisori dei Conti: Alessandro Carrarini, Luciano Benedetti, Rossella Scamperle; supplenti: Giorgio Bellini, Thea Griminelli.
  • quello del 17 dicembre 2005, tenuto presso il Circolo Latino Riconcito, che, mantenendo inalterati gli Organismi Dirigenti, approva le linee programmatiche per il Congresso Nazionale straordinario.
    Il Congresso Nazionale si svolge a Cervia nei giorni 23-26 febbraio 2006. E’ un congresso straordinario per l’elezione del presidente, a seguito della scomparsa prematura e improvvisa di Tom Benettollo.
    Per esigenze fiscali e legali, era stato nominato nel frattempo un rappresentante legale incaricato fino alla data del congresso.
    (indirizzo web dell'Arci nazionale www.arci.it ).
  • Proprio nel 50° anniversario della nascita dell'Arci, con il nostro congresso del 11 febbraio 2007, tenuto presso il Liston 12, variamo il nome da "Arci Nuova Associazione" ad "ARCI". È un Congresso che raccoglie i frutti del lavoro di relazione (lo dimostra la presenza di numerosi ed illustri ospiti). È un Congresso che parla alla città e alla provincia, ai Soci e ai Circoli, alle amministrazioni e alle altre associazioni, che esprime un gruppo dirigente rinnovato, ma che ribadisce i valori e l'impegno sulle tematiche culturali, sociali e ricreative che ci hanno condotto fino a qui.
  • quello del 14 dicembre 2008 è un Congresso convocato in via straordinaria presso la sede del circolo Arcimontorio, che vede, attraverso la decisione del Consoglio Territoriale, l'avvicendamento nel ruolo di Presidente dell'associazione (nuova Presidente Michela Faccioli) ma la volontà di continuare nel lavoro svolto, aprendosi sempre più alla collaborazione con la rete associativa veronese.
  • Dal Congresso celebrato il 1° febbraio 2014 presso l'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, alla presenza di molti ospiti - tra cui Francesca Chiavacci della Presidenza nazionale -, rappresentativi delle varie realtà sociali con cui l'ARCI ha intessuto proficui rapporti di collaborazione, esce un gruppo dirigente che coniuga esperienza e novità. Nel ruolo di Presidente viene confermata Michela Faccioli.

 

I Circoli

ARCI è presente su tutto il territorio nazionale per mezzo di circoli, costituiti da persone che assieme vogliono promuovere una attività culturale, solidaristica, ricreativa, senza alcun fine di lucro.
Ogni nuovo circolo che nasce si dà uno statuto che rappresenta l'insieme delle norme che i soci sono tenuti a rispettare e deve affiliarsi all'ARCI, nel cui statuto il circolo si riconosce. I soci del circolo in assemblea devono nominare un comitato direttivo che predispone ed applica il programma e un presidente che rappresenta legalmente il circolo medesimo; l'assemblea deve pronunciarsi su attività ed iniziative proposte dal direttivo e lavorare per la loro promozione; ogni anno approva il bilancio. L'attività del circolo deve riconoscersi nelle linee guida dello statuto nazionale ARCI, deve essere senza scopo di lucro e deve svilupparsi e crescere con la partecipazione di tutti gli iscritti.

Aderire all'ARCI vuol dire entrare nella più grande rete associativa nazionale di cultura, di impegno civile, di progettualità e di promozione sociale.

Leggi lo statuto dell'ARCI - Comitato Territoriale di Verona

Manifesto per la cultura

Arci Verona lascia la sede territoriale

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ARCI VeronaVerona, 4 agosto 2021

Molti ormai ne sono al corrente, il Comitato Territoriale ARCI APS di Verona ha dovuto lasciare la sede di via Francia dopo soli tre anni di insediamento. La necessità di lasciare dopo 24 anni, per cambio di proprietà, la sede storica di via Cattaneo, spazio centrale e adatto allo svolgimento di varie attività, compresa l’accoglienza di associazioni e circoli, ha portato ad una riduzione non solo delle proposte culturali e formative, ma anche ad una difficoltà per molti soci di frequentare la nuova sede in una zona abbastanza decentrata come quella della ZAI.

Arci Verona va in ferie!

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AGOSTO 2021Arci Comitato Territoriale di Verona va in ferie per tutto il mese di Agosto, come di consueto.

La sede attuale di via Francia n.5 è stata dismessa e pertanto alla riapertura in Settembre saremo momentaneamente ospiti del 

CIRCOLO MILK - VIA SCUDERLANDO 137 (Borgo Roma)

Per ogni necessità e ulteriori informazioni chiamare il 

n. 371 4363509

nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdi dalle 09:00 alle 12:00

Con Arci Puoi

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'Con Arci Puoi'

al via la campagna del 5x1000 e 2x1000 per sostenere i circoli Arci

'Con Arci Puoi': prende il via la raccolta del 7x1000 dell'Irpef (5+2x1000) per sostenere i Circoli Arci, colpiti da una crisi senza precedenti, e per la sopravvivenza di spazi indispensabili di socialità, solidarietà e cultura in tutta Italia. Sono queste le principali novità della campagna 2021 di Arci.
Da quest'anno infatti si potrà destinare ad Arci, oltre il consueto 5x1000 dell'Irpef per le attività di carattere sociale, anche il 2x1000 per quelle culturali. È stata infatti introdotta la possibilità aggiuntiva di destinare nella dichiarazione dei redditi 2021 il 2x1000 dell'Irpef in favore di una associazione culturale come Arci previa l’iscrizione negli appositi registri.
Il 5x1000 e il 2x1000 offrono quindi due possibilità, che non sono in alternativa tra loro né con il 2x1000 ai partiti politici, che possono essere espresse insieme.
Di fatto un 7x1000 che sarà destinato al sostegno dei Circoli che, dopo un anno di chiusure forzate e riaperture condizionate dalla pandemia, rischiano la chiusura definitiva.
Durante la campagna 'Con Arci Puoi' faremo un viaggio nei Circoli che ci porterà in tutta Italia, dal Sud al Nord, per incontrare le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per difendere quegli indispensabili spazi di socialità condivisa, un unicum costruito in oltre 60 anni di storia dell'Arci.
Luoghi di ritrovo, solidarietà e cultura fondamentali per i territori e ancora più preziosi in questa fase storica: molti Circoli si trovano in piccoli paesi o quartieri difficili e spesso costituiscono l'unico spazio di incontro con tante diverse attività, dalla promozione culturale all'assistenza agli anziani, da spazi educativi a luoghi dove ascoltare concerti di artisti emergenti.
Un viaggio in quegli stessi Circoli che dal marzo dello scorso anno hanno affrontato e stanno affrontando l'emergenza sanitaria, e che hanno visto lavoratori Arci e volontari promuovere centinaia di progetti in tutta Italia per dare una risposta concreta ai bisogni delle persone, affinché nessuno si sentisse solo, fornendo un luogo sicuro nel quale trovare rifugio e chiedere aiuto. Dalla distribuzione di pasti alle spese solidali, dagli sportelli di ascolto ed orientamento sugli strumenti di aiuto ai lavoratori alla lotta alle discriminazioni e disuguaglianze, cresciute in maniera esponenziale e preoccupante nell'ultimo anno. Fino ad offrire supporto alle istituzioni, nei limiti delle disponibilità di sedi e di volontari, nella campagna vaccinale.
Un viaggio dove conosceremo le persone che frequentano i Circoli, ci faremo raccontare come Arci sia una parte fondamentale delle loro vite e scopriremo insieme che con Arci puoi aiutare gli altri, divertirti e accrescere la tua cultura personale. Perché con Arci Puoi!
Oggi sono proprio quei Circoli ad avere bisogno di aiuto, piegati da mesi di chiusure e attività sospese, dalle spese fisse che non sanno più come affrontare e da una crisi economica dalla quale il settore dell'associazionismo in particolare è stato duramente colpito e lasciato senza strumenti con i quali contrastarla.
Per questo con il 5x1000 e il 2x1000 ad Arci, inserendo nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 97054400581, darai un sostegno concreto ai Circoli.
Una mano tesa per aiutare chi aiuta, per poter dire ancora una volta che con Arci Puoi e che Potrai ancora in futuro.

Piedini ConArciPuoi 3

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